"Siete un giovane originale, credo che abbiamo qualcosa in comune" disse ridendo il capitano Lafitte. Quella sera restituirono a Diego Giustina, la bella spada fatta da Pelayo, e il baule con i suoi abiti, sopravvissuto al naufragio grazie all'avidit di un pirata che, non riuscendo ad aprirlo, se l'era portato via convinto che contenesse qualche oggetto di valore. I quattro ostaggi cenarono nella sala da pranzo di Lafitte, che si present vestito con estrema eleganza, tutto di nero, rasato e con i capelli arricciati di fresco. Diego consider che, al confronto, la sua tenuta da Zorro era disonorevole: doveva copiare qualche idea dal corsaro, come la fascia in vita e la camicia a maniche ampie. La cena consisteva in una sfilata di piatti della tradizione africana, caraibica e cajn, come venivano chiamati gli immigrati provenienti dal Canada: gumbo, cio zuppa di granchio, fagioli rossi e riso, ostriche fritte, tacchino al forno con noci e uva passa, pesce speziato e i migliori vini sottratti ai galeoni francesi che tuttavia lnfitrione si limit solo ad assaggiare. Un ventilatore di stoffa, azionato da un bambino nero che tirava una corda, pendeva sul tavolo per rinfrescare e scacciare le mosche, e sulla terrazza tre musicisti suonavano un'irresistibile combinazione di ritmi caraibici e canzoni degli schiavi. Silenziosa come un'ombra, Madame Odile con lo sguardo dirigeva dalla porta le schiave di servizio. Per la prima volta Juliana pot vedere Jean Lafitte da vicino. Quando il corsaro si chin per baciarle la mano, cap che il lungo periplo degli ultimi mesi, che l'aveva condotta fin l, era finalmente terminato. Scopr perch non aveva voluto sposare nessuno dei pretendenti, perch aveva respinto Rafael Moncada fino a farlo impazzire ed era rimasta indifferente alle avance di Diego degli ultimi cinque anni. Era da tutta la vita che si preparava a ci che i suoi romanzetti romantici definivano "la freccia di Cupido". Come altro si poteva definire quell'amore a prima vista Era un colpo di fulmine nel petto, un dolore acuto, una ferita. (Perdonatemi, stimati lettori, per questo ridicolo eufemismo, ma gli stereotipi nascondono grandi verit.) Lo sguardo scuro di Lafitte sprofond nell'acqua verde dei suoi occhi e la mano dalle lunghe dita dell'uomo prese la sua. Juliana barcoll, come sul punto di cadere; niente di nuovo, l'emozione le faceva sempre perdere l'equilibrio. Isabel e Nuria la considerarono una reazione di paura nei confronti del pirata, perch i sintomi erano simili, ma Diego comprese immediatamente che qualcosa di irrimediabile stava scombussolando il suo destino. Paragonati a Lafitte, Rafael Moncada e tutti gli altri innamorati di Juliana erano semplicemente insignificanti. Anche Madame Odile not l'effetto che il corsaro aveva sortito sulla ragazza e, come Diego, intu la gravit della situazione. Lafitte li invit a sedersi e si sistem a capotavola conversando amabilmente. Juliana lo fissava ipnotizzata, ma lui di proposito la ignorava tanto che Isabel si domand se al pirata non mancasse qualcosa. Forse aveva perso la virilit in battaglia, incidente che capitava spesso era sufficiente una pallottola vagante e la parte pi interessante di un uomo rimaneva ridotta a una pelle di fico. Non si poteva spiegare altrimenti l'indifferenza con cui trattava la sorella. "Bench imposta a forza, siamo grati per la vostra ospitalit, signor Lafitte, tuttavia ritengo che questa comunit di pirati non sia un luogo adeguato per le signorine de Romeu" disse Diego, valutando che doveva portare Juliana via di l il pi in fretta possibile. "Che altra soluzione proponete, signor de la Vega" "Ho sentito parlare del convento delle orsoline a New Orleans. Le signorine potrebbero attendere li l'arrivo di notizie da parte di mio padre." "Con quelle suore, manco morta! Da qui non mi sposta nessuno!" lo interruppe Juliana con una veemenza sorprendente. Tutti gli occhi si diressero verso di lei. Era rossa, febbricitante e sudava sotto il vestito di pesante broccato. L'espressione del suo viso non lasciava margini di dubbio: era pronta ad ammazzare chiunque cercasse di separarla dal "suo" pirata. Diego apr la bocca, fece per parlare, ma non sapendo cosa dire tacque, sconfitto. Per Jean Lafitte la reazione di Juliana fu come un messaggio desiderato e temuto, una sorta di carezza. Aveva cercato di evitare la ragazza, ripetendo a se stesso ci che era solito dire al fratello Pierre: gli affari prima del piacere, ma a quanto pareva Juliana era ammaliata quanto lui. Quella irresistibile attrazione lo confondeva, perch si vantava di avere una mente fredda. Non era un uomo impulsivo ed era abituato alla compagnia di belle donne. La sua preferenza andava per le meticce, mulatte famose per la loro grazia e bellezza, allenate a soddisfare i pi segreti capricci dell'uomo. Le donne bianche gli risultavano arroganti e complicate, si ammalavano con frequenza,128