normale, i turisti riappaiono persino a Disneyland che per due giorni ha visto crollare l焌ffluenza. Ma s, andiamo a salutare Topolino e Biancaneve nel castello incantato, andiamo a vedere i negri buoni che giocano il basket magnifico dei Lakers nelle finali di campionato. Il capitano Long veglia per noi sull烝tlantide nera, Tango Zulu Kilo Charlie mi senti? Copri quell焛ncrocio sergente e sbrigati. Los Angeles non ha tempo per la piet. La prima notte senza coprifuoco scesa ed passata come un alito di sollievo sulla citt degli Angeli Caduti. un respiro malato, certo, un fiato che odora di cinquantadue morti, il massimo mai raggiunto da una sommossa urbana in America, degli 8500 marines, fanti, soldati della Guardia nazionale che ancora occupano la Kuwait City della California, un rutto, di polvere, fumo, cibi andati a male e calce che ancora si sprigiona dalle rovine, ma almeno vita. Dove regnavano i mitra, ora regna la scopa. Dove volavano le bottiglie Molotov, ora corrono i bambini con i secchi pieni di calcinacci. Dove nessun uomo bianco osava mettere piede, adesso camminano i politicanti, i sindaci, gli assessori, i reverendi per portare tra le rovine parole di riconciliazione e di pace. Pace, pace, pace, invocano tutti e nelle strade costruite sull無dio delle razze ci abbracciamo senza conoscerci. Aiutiamo le vecchie a portare via la frutta raccolta gratis sui marciapiedi davanti ai negozi sventrati, scopiamo un marciapedi per contribuire alla Grande Pulizia e al Grande Abbraccio, insieme con gli attori scesi dalla Citt Alta, da Hollywood. Sinceri e commossi come le letterine di Natale dei bambini che a San Silvestro saranno gi dimenticate. L焛rresistibile forza della normalit in assetto di guerra ha spento le braci della ribellione, anche a colpi di fucile, se necessario. I soldati hanno fatto secco un automobilista negro che aveva bruciato un semaforo rosso nel coprifuoco. La grande citt-specchio del mondo intero ricomincia a funzionare come un pugile suonato. Il coprifuoco stato abrogato, sperando in bene. Gli autobus, i postini, i camion della spazzatura sono tornati ad avventurarsi nella citt interna. Le scuole hanno riaperto. Le freeways, le superstrade sopra le quali corre la vita di un pachiderma urbano lungo 150 chilometri e largo 100 sono di nuovo ingorgate dal traffico feriale. I negozi ancora in piedi hanno timidamente alzato le saracinesche. La luce elettrica stata ripristinata. Persino i bottegai coreani cominciano a riporre le armi con le quali hanno difeso per quattro giorni i loro negozietti. E dalla Citt Alta, dalla Los Angeles ricca delle colline verso il Pacifico arrivano camion carichi di cibi e di abiti per calmare la fame di chi li riceve e la cattiva coscienza di chi li manda. Un comitato anonimo di signore di Beverly Hills, che si mormora siano le famose Girls, le Ragazze settuagenarie amiche di Nancy Reagan, ha fornito gratuitamente mille pasti caldi e dietetici, a basso contenuto di colesterolo, per gli orfani della rivolta. Come se l焌rteriosclerosi fosse il loro problema maggiore. Anche da Simi Valley, il sobborgo tutto bianco e lontano nel quale si consumato lo scandalo giudiziario di Rodney King, partita una colonna di aiuti alimentari e di indumenti. Come ha detto il sindaco, John Stratton, noi a Simi Valley non siamo razzisti, preferiamo soltanto che ogni gruppo etnico stia coi suoi.